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Claudio Olivieri (Roma, 1934) e Claudio Verna (Guardiagrele, 1937), sin da quando furono tra i protagonisti della cosiddetta "Pittura analitica" degli anni settanta, hanno imbastito un dialogo a distanza variabile tra i loro percorsi di ricerca. Artisti non assimilabili nei modi e nel linguaggio, tuttavia complementari nell'assumere il colore e la luce quali elementi fondanti del codice della pittura, hanno attraversato entrambi mezzo secolo di storia dell'arte italiana elevando a dato centrale la grande avventura intellettuale del Novecento intorno ai fondamenti dell'immagine e dell'azione pittorica, verificata ogni volta non come un sistema chiuso di regole ma come un'impresa dagli esiti tuttora aperti e attuali. Il volume li mette oggi in parallelo componendo così un itinerario di associazioni e di contrappunti in cui geometria e lirismo, regola ed emozione, progettualità intellettuale e oscillazioni dell'esistenza coincidono con il campo della pittura.